UNIFI e Edilpaglia-Censimento paglia

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lunedì 4 marzo 2013

Corso di permacultura 2012 - Tertulia, Vicchio (FI)

Dopo più di un anno ritorno a scrivere un post e cosa c'è di meglio che ricominciare parlando di una bellissima esperienza che ho fatto quest'estate.
Sto parlando del Corso di permacultura (PDC 72h) svoltosi a Tertulia, Vicchio (FI) dal 22 Agosto al 3 Settembre 2012.
Qualche parola per chi non ha partecipato al corso e non conosce la realtà di Tertulia.

Un simpatico partecipante al corso



Tertulia è un progetto di comunità intenzionale, all'interno di un bellissimo podere situato sull'Appennino toscano a pochi km dal centro di Vicchio, nel Mugello.

Attualmente il borgo è abitato da due coppie: Francesco e Giorgia, con i loro piccoli Gaele, Flora e la nuova arrivata Samira, insieme a Giusy ed Alessio;
Il loro progetto e la loro storia sono molto interessanti e avvincenti, l'atmosfera che hanno creato è veramente unica ed a tratti magica, insomma il loro è un posto che vale la pena visitare di persona.

Il progetto di Tertulia possiede forti connotazioni etiche e filosofiche ed è incentrato su due concetti chiave:
sostenibilità e comunità.
All'interno di questi due elementi fondanti le scelte che vengono intraprese nel progetto rispecchiano una visione collettiva e collettivista dei loro membri, e mantiene caratteristiche di olismo e multidisciplinarietà.
I ragazzi hanno deciso di introdurre alcuni elementi della progettazione permaculturale all'interno del loro progetto e non c'è modo migliore per farlo che ospitare un corso di progettazione sulla permacultura.


Attualmente coltivano ortaggi, olivi e alberi da frutto (in particolare castagni da marroni), miele ed hanno capre e galline.
Stanno gradualmente ampliando la loro gamma e varietà di produzioni per venire incontro alle esigenze dell'autosufficienza ma anche della vendita diretta.
Potete comprare i loro prodotti direttamente in azienda o all'interno di alcuni circuiti della filiera corta e degli acquisti collettivi.
Le tecniche di coltivazione impiegate vanno dall'agricoltura biologica "convenzionale" alle sperimentazioni con tecniche di agricoltura sinergica o di permacultura, come la coltivazione su letti rialzati e la rotazione e consociazione di piante.
Il loro approccio è un continuo apprendimento, che si traduce in molte attività che vedono impegnati i membri del gruppo.
Ma veniamo alla permacultura ed al corso che si è svolto questa estate presso Tertulia.

Il corso ha affrontato tutte le tematiche della progettazione in permacultura, dalla fauna alla flora dal ciclo dell'energia a quello degli elementi fino alle tecniche di progettazione condivisa.
Gli aspetti del corso che mi hanno stupito e piacevolmente colpito sono stati quelli relativi al lavoro di gruppo ed alla comunicazione, che hanno esercitato un profondo stimolo in me alla riflessione ma anche un forte incentivo al cambiamento.

La terra cruda ci fa tornare tutti bambini
Quello che veramente ho potuto sperimentare è la "potenza" del lavoro del gruppo e dell'approccio olistico.
La capacità di coordinare tutte le risorse (umane e non) al fine di ottenere il massimo "rendimento" dall'applicazione di ciascun elemento, oltre che un certo piacere nello svolgere le attività di progettazione.
Tutto questo è culminato negli ultimi tre giorni in una attività sperimentale di progettazione riguardante proprio il podere Tertulia, all'interno della quale i gruppi hanno analizzato alcuni elementi chiave e li hanno progettati applicando i principi e sfruttando le conoscenze apprese nel corso e possedute dai vari elementi dei gruppi.


Insomma un'esperienza coinvolgente e molto completa, che è riuscita a toccare perfettamente tutti gli aspetti legati alla progettazione partecipata e condivisa, all'applicazione del principio olistico nell'analisi e risoluzione dei problemi e della gestione delle dinamiche di gruppo e di cooperazione .

Le giornate trascorrevano al ritmo della natura, svegliati all'alba dagli uccellini e cullati al tramonto dai grilli.
L'esperienza quotidiana era ricca, oltre che di momenti di studio e di pratica, di momenti di confronto e di scambio continui.
Si è formato nel gruppo un filo che ci ha unito per tutti i 12 giorni e che ci ha davvero reso come un'ecosistema, un super-organismo in cui tutti percepivamo in maniera chiara di essere collegati, uniti nelle nostre relazioni, nelle nostre necessità e volontà.
Un'esperienza molto lontana da quella che si prova nella società odierna, soprattutto all'interno delle città, la sensazione di condividere e co-operare, un sentimento di comunione e solidarietà che all'esterno di quel momento veniva sempre relegato ad utopico sogno.

L'ospitalità ricevuta è stata oltre che gradevole ed attenta ad ogni nostra esigenza, sincera e rurale, anzi contadina, ha ricreato un'atmosfera di confronto e conforto che spesso è molto lontana dagli agriturismi decantati come oasi  di tradizionale vita contadina ma che in realtà sono centri commerciali in aperta campagna.

Sarei felice se gli altri partecipanti al corso volessero inserire le loro impressioni, i loro ricordi o un semplice saluto.

Spero che ciò che ci ha unito in questa esperienza possa guidarci verso nuovi progetti insieme e che possa essere di sostegno ad ognuno nei rispettivi percorsi individuali.

Ringrazio e saluto gli abitanti attuali e futuri di Tertulia per aver reso possibile questa esperienza e per il loro contributo alla diffusione di comunità consapevoli e sostenibili.

Un saluto ed un abbraccio.
A presto.

Luca

mercoledì 28 novembre 2012

Cronaca di una morte annunciata

Delle imprevedibili tragedie che colpiscono Carrara 
ed il resto d'Italia.



Non serve certo essere tecnici o indovini per capire che scavare indiscriminatamente le montagne che sovrastano una città equivale a metterne a rischio la popolazione, privando della vegetazione e della struttura i versanti che altrimenti potrebbero assorbire e rallentare enormi quantitativi di acqua piovana.
Né per capire che la cementificazione selvaggia del territorio e la sua conseguente impermeabilizzazione significano inondazioni ed allagamenti certi, privando l'acqua di vie di infiltrazione ed i fiumi di adeguate casse d'espansione.
Né per capire che la totale mancanza di gestione e cura del territorio produce dissesto idrogeologico mettendo a rischio ecosistemi e comunità.

Non si può sempre parlare di fatalità, di imprevedibili tragedie, questa è la cronaca di una morte annunciata, questa è la morte di zone sempre più ampie di territorio del nostro splendido paese.
Uccise dalla semplice e banale indifferenza, incuria, verso ogni aspetto della "cosiddetta" natura.

Purtroppo noi cittadini spesso consideriamo il territorio e la natura circostante come uno spazio  virtuale, una cartolina bidimensionale di cui apprezziamo la visuale ma che pensiamo possa sopportare qualunque ferita rimanendo imperturbabile, non è così,il territorio e gli ecosistemi che li ospitano sono vivi, ed esercitano una resistenza (resilienza) verso qualunque perturbazione che ne metta a rischio l'esistenza, non sono un banale scenario alla vita umana , bensì ne sono la sostanza materiale e la fonte di tutte le risorse indispensabili alla nostra sopravvivenza.

Dobbiamo capire che ogni strada,ogni casa, ogni traccia umana sul territorio produce una perturbazione, quando queste perturbazioni superano una certa soglia le  conseguenze possono essere devastanti.
Dobbiamo capire che l'interesse minuto del singolo non può mettere a rischio l'esistenza e la sopravvivenza di intere comunità.

In questi tempi di crisi il danno economico derivante da questi fenomeni rischia di far precipitare ancor di più l'economia verso una recessione irreversibile, mentre servirebbero molti meno soldi per prevenire e contenere il rischio idro-geologico evitando di fatto molti eventi catastrofici come quelli avvenuti in questi giorni e poche settimane fa.
Ma queste azioni non sono visibili, non portano consenso come i centri commerciali o le generose azioni della ricostruzione, e soprattutto l'emergenza crea deroga, deregolamentazione e  spazi oscuri in cui si annida la criminalità ed il clientelismo.
Forse è arrivato il momento di andare a bussare alle porte del Palazzo e di chiedere, pretendere, ottenere di decidere, decidere su come i soldi pubblici vengano spesi per tutelare la popolazione ed il territorio non per metterla a rischio ad ogni stagione di pioggia pur di assecondare gli interessi di pochi ma influenti individui.

Ogni cittadino ha sotto i propri occhi questi fatti, ne può trarre ogni tipo di conclusione ma non possiamo continuare ad essere totalmente indifferenti o peggio compiacenti nei confronti dell'assalto al territorio della nostra povera Italia, a meno che non vogliamo continuare a pagare il prezzo di tale indifferenza con la moneta più cara che esista.


lunedì 25 luglio 2011

Associazione Terra Semplice – Permacultura e costruzione con la paglia


Terra Semplice è un’associazione , nata nel territorio di  Vaiano ,che intende promuovere e diffondere le pratiche della sostenibilità ambientali con particolare attenzione per agricoltura naturale,filiera corta, costruzione con materiali naturali e permacultura.
 Qui trovate il loro blog :http://terrasemplice.wordpress.com/

venerdì 22 luglio 2011

Centro di permacultura "La Boa" (VE)- La prima casa in paglia in Italia



La casa in paglia de "La Boa"(VE)


La Boa è un centro di permacultura, all'interno dell'omonima azienda agricola, a Pramaggiore (VE).
E' gestita da Stefano Soldati, vero e prorpio pioniere della costruzione con le balle di paglia in Italia.
Formatosi nel regno unito presso il  CAt, con Barbara Jones , ha lavorato su decine di progetti di costruzione in paglia e da anni tiene corsi e conferenze sulle tecniche di costruzione con balle di paglia e terra cruda.
La Boa è divenuta un centro di diffusione per le pratiche della permacultura e della costruzione con le balle di paglia ed è sede di numerose iniziative su queste tematiche.
Qui è stata realizzata la prima casa in paglia in autocostruzione in Italia, sotto la supervisione di Barbara Jones.

giovedì 14 luglio 2011

CIMBANO, il blog di Martin che documenta la nascita di una casa in paglia passo dopo passo,bellissimo!

Martin è un simpaticissimo ed instancabile appassionato della costruzione in paglia, oltre che abile artista di professione, che ha deciso di realizzare la propria casa con questo materiale straordinario.


Sul suo blog  http://cimbano.blogspot.com documenta minuziosamente tutte le fasi della nascita della casa, partendo dalla scelta dei materiali e dalle prove tecniche sul terreno,passando per i corsi che ha seguito,in italia e all'estero,  per poter realizzare la sua casa.

martedì 12 luglio 2011

La paglia come risorsa per le costruzioni d'emergenza in caso di catastrofi .

Nell'ottobre del 2005 un terremoto di magnitudo 7,6 colpì il Pakistan provocando più d 100.000 vittime,la distruzione di oltre 780.000 edifici e lo sfollamento di circa 3,5 milioni di persone.

L'Università del Nevada in collaborazione con la ong Builders without Borders ha avviato un progetto denominato PAKSAB volto a provvedere soluzioni costruttive economiche,affidabili in caso di sisma,modulari e facilmente replicabili,che utilizzino materiali facilmente reperibili.
La scelta è invece caduta sulle BALLE DI PAGLIA e sulla tecnica load-bearing(ovvero la paglia è il materiale portante della struttura stessa oltre che il tamponamento).


domenica 10 luglio 2011

La rivoluzione del filo di paglia, eccola online

DEISTAF-Unifi ed Edilpaglia- Mica Balle, la paglia come materiale da costruzione

Università di Firenze ed Edilpaglia insieme per diffondere la costruzione con balle di paglia

E' partita in questi giorni un'iniziativa del DEISTAF dell'Università di Firenze in collaborazione con Edilpaglia-costruzione con la paglia, volta ad informare e raccogliere informazioni,tra le aziende del settore agro-forestale, sulla produzione di paglia,sul suo utilizzo e sul suo possibile impiego come materiale da costruzione.


Il nome dell'iniziativa è "Mica Balle:La paglia da costruzione come possibile fonte di reddito aggiunto per la filiera agro- pastorale" essa è parte di un progetto di più ampio respiro che mira a porre in essere le condizioni per la diffusione dell'utilizzo di soluzioni costruttive a basso impatto ambientale per le aziende agricole e non solo.


Su questo blog ed altri siti web , verrà distribuito un'opuscolo informativo ed un questionario volto a realizzare un'indagine conoscitiva sul territorio della produzione di paglia e del suo attuale utilizzo.
Qui sotto trovate l'opuscolo informativo che contiene il link per compilare il questionario.
Compilate e fate circolare!



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